Dott. Ciro D'Arpa
La medicina ufficiale è un'importante causa di morte
La medicina "ufficiale" è attualmente la prima causa di morte negli Stati Uniti
Forniamo, di seguito, la traduzione in italiano (a cura della Commissione di Etica della Società Italiana di Medicina Omeopatica) dell'articolo "Death by Medicine", by Gary Null, PhD; Carolyn Dean MD, ND; Martin Feldman, MD; Debora Rasio, MD; and Dorothy Smith, PhD.
Consigliamo la lettura del testo originale, comprendente le tabelle, disponibile su:
http://www.lef.org/magazine/mag2004/mar2004_awsi_death_02.htm Lo studio in questione tratta dei farmaci, dei ricoveri ospedalieri e degli interventi chirurgici "ufficiali", cioè di quelli "scientificamente validati", approvati ed adottati dal governo degli Stati Uniti.
I dati riportati, probabilmente valutati per difetto, sono sufficienti a fare della "morte per medicina ufficiale" la prima causa nazionale di decesso (superiore a quella per tumori, cause cardiovascolari, incidenti stradali, etc.).

Le conclusioni, valide per gli Stati Uniti, suggeriscono analogie con quanto avviene negli altri Paesi industrializzati (tra cui l'Italia) in cui vige il monopolio della cosiddetta "medicina scientifica ufficiale".

E' un dato drammatico che ci mette crudamente di fronte alla grande difficoltà dei sistemi sanitari moderni ad affrontare adeguatamente la malattia dell'uomo.
E' sicuramente importante e diverse volte decisivo avere a disposizione i presidi farmacologici e chirurgici della Medicina moderna. Ma diviene di anno in anno sempre più deleterio l'utilizzo di tali presidi in un regime inesorabilmente condizionato dal sistema commerciale macroeconomico vigente. Su questo, gli Autori indirizzano giustamente la riflessione.

Viene evidenziato, inoltre, come il ripetersi di campagne mediatiche ed interventi istituzionali contro le Medicine Naturali, rientri in una azione di difesa del monopolio "ufficiale" sulla salute che non coincide, alla prova dei fatti, con la migliore tutela della salute pubblica.

I fatti denunciati sono gravissimi, ed evidenziano uno scenario diametralmente opposto a quello che ogni giorno i mass-media e le istituzioni disegnano davanti ai nostri occhi.

Lo scenario mediatico che viviamo giornalmente tende a sostituirsi nella mente delle persone ai fatti reali della malattia personale, della sua cura migliore e della sua guarigione. La diffidenza culturale verso la Medicina Omeopatica (od anche il suo confinamento culturale nella nicchia di una Medicina meramente "complementare") è probabilmente il caso più evidente: non emerge il fatto semplice che l'Omeopatia è invece di una terapeutica capace di realizzare interventi di cura e di prevenzione specifica individuale anche come terapia di prima scelta e di prima linea.
L'impiego facilitato di una Medicina di questo genere può cambiare il rendimento di un sistema sanitario nazionale.

Un analogo discorso potrebbe estendersi all'intervento alimentare e nutrizionistico e ad altre forme di Medicine Non Convenzionali, interessanti pressocchè tutti gli ambiti dell'intervento sanitario.

Non potendo giungere dall'alto delle istituzioni o dall'informazione pubblica, la consapevolezza dei fatti della salute deve giungere dalla base. Spetta alle singole persone, cioè ad ognuno di noi, divenire sempre più presenti alla realtà, pacificando ogni polemica di contrapposizione tra Medicine diverse, e riuscire a percepire adeguatamente, caso per caso, l'intervento migliore. I medici omeopati qualificati, che sono tutti medici con una doppia competenza, sono a fianco delle persone che vogliono muoversi con sempre più consapevolezza nei processi di cura e di guarigione.

Il tipo migliore di Medicina è sempre un intervento individualizzato nel singolo caso, che miri alla guarigione profonda e durevole di ogni aspetto del paziente, e realizzi una prevenzione primaria efficace, personale e specifica.

Interventi medici con queste potenzialità non dovrebbero più continuare ad essere soffocati in nome di una retorica scientifica di facciata, e devono cominciare ad esser visti come una possibilità di superamento del "mercato della salute" che condiziona la Medicina moderna.
Death by Medicine
By Gary Null, PhD; Carolyn Dean MD, ND; Martin Feldman, MD; Debora Rasio, MD; and Dorothy Smith, PhD

Morte da Medicina

La Medicina Naturale è messa attualmente sotto accusa perchè le lobbies delle aziende farmaceutiche spingono i legislatori a tenere lontani gli americani dai benefici degli integratori dietetici. Il fronte dei gruppi delle aziende farmaceutiche lancia dispendiose campagne per screditare il valore di sani stili di vita. La FDA continua ad interferire con chi propone prodotti naturali competitivi ai farmaci di prescrizione.

Questi attacchi contro la Medicina Naturale oscurano un problema mortale che finora è rimasto sepolto dentro migliaia di pagine di testi scientifici.
In risposta a queste sfide senza fondamento alla Medicina Naturale, il Nutrition Institute of America ha commissionato uno studio indipendente di revisione sulla qualità della Medicina "ufficiale" [ cioè "approvata dal governo"]. I risultati che emergono da questo meticoloso studio indicano che la Medicina Convenzionale è la causa principale di morte negli Stati Uniti.

Il Nutrition Institute of America è un'organizzazione no-profit che sponsorizza la ricerca indipendente da 30 anni. A sostegno del fatto che la Medicina Convenzionale è il killer numero uno d'America, il NIA ha voluto che ogni "cifra" di questa "indagine" sulla Medicina degli Stati Uniti fosse validata da studi scientifici pubblicati e controllati.

Ciò che state per leggere è una compilazione sbalorditiva di fatti che documenta che coloro che cercano di proibire ai consumatori l'accesso alle terapie naturali stanno fuorviando il pubblico.
Oltre 700.000 americani muoiono ogni anno per mano della Medicina "ufficiale", mentre la FDA ed altri enti governativi fingono proteggere il pubblico tenendo lontani coloro che offrono alternative sicure.

Una revisione definitiva delle pubblicazioni mediche controllate e delle statistiche governative sulla sanità, indica che la Medicina americana causa più frequentemente danno che vantaggio.

Ogni anno circa 2,2 milioni di pazienti statunitensi ricoverati subiscono reazioni farmacologiche avverse a farmaci (AdverseDrugReactions-ADRs) verso i farmaci prescritti.(1)
Nel 1995, il Dott. Richard Besser dei Centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattia (CDC) valutava il numero di antibiotici inutili prescritti annualmente per le infezioni virali in 20 milioni; nel 2003, il Dott. Besser parla in termini di dieci di milioni di antibiotici inutili prescritti annualmente.(2, 2a) Annualmente negli Stati Uniti sono effettuate circa 7,5 milioni di procedure mediche e chirurgiche inutili,(3) mentre circa 8,9 milioni di americani vengono ospedalizzati inutilmente.(4)

Come indicato nella seguente tabella, il numero preventivo globale di morti iatrogene (cioè, morti indotte involontariamente dal medico, dal chirurgo, dal trattamento medico o dalle procedure diagnostiche) negli Stati Uniti è annualmente di 783.936.
È evidente che il sistema medico americano è esso stesso la causa principale di morte e di danno negli Stati Uniti. In confronto, circa 699.697 americani sono morti di cuore nel 2001, e 553.251 sono i morti per cancro.(5)

Tabella 1: Mortalità annuale valutata e costo economico di intervento medico (vedi)

Secondo Leape 1997, il tasso d'errore medico e farmacologico di 3 milioni (14) moltiplicato per il tasso di mortalità del 14% calcolato per il 1994 (16) produce un tasso di mortalità annuale di 420.000 casi per gli errori farmacologici e medici considerati insieme. Considerando questo numero anzichè quello di 106.000 errori farmacologici riportato da Lazorou e dall'Istituto di Medicina (IOM), ai 98.000 errori medici annuali si aggiungerebbero altre 216.000 morti, per un totale di 999.936 morti all'anno.

Tabella 2: Mortalità annuale valutata e costo economico di intervento medico (vedi)

L'enumerazione degli eventi medici inutili è molto importante nella nostra analisi. Ogni procedura medica invasiva e inutile deve essere considerata come componente della più vasta immagine iatrogena. Purtroppo, causa ed effetto non sono monitorati. Le cifre sugli eventi inutili mostrano che la gente è spinta verso un sistema pericoloso di sanità. Ciascuno di questi 16,4 milioni di persone viene influenzato ad andare verso la possibilità di avere conseguenze mortali. Il semplice fatto di entrare in un ospedale può provocare quanto segue:

* In 16.4 milioni di persone, vi è il 2.1% di probabilità (che interessa 186.000 individui) di una importante reazione avversa ai farmaci. (1)
* In 16.4 milioni di persone, vi è il 5-6% di probabilità (che interessa 489.500 individui) di contrarre un'infezione nosocomiale. (9)
* In16.4 milioni di persone, vi è il 4-36% di probabilità (che interessa 1,78 milioni di individui) di ricevere un danno iatrogeno (errore medico e reazione farmacologica avversa). (16)
* In 16.4 milione di persone, vi è il 17% di probabilità (che interessa 1,3 milioni di individui) di un errore di procedura. (40)

Queste statistiche si riferiscono ad un periodo di un anno. Calcolando per difetto, dalle nostre statistiche si ottengono le seguenti proiezioni dei tassi di mortalità in dieci anni.

Tabella 3: Tassi di mortalità per intervento medico valutati per 10 anni (vedi)

Il nostro totale in dieci anni valutato in 7,8 milioni di morti iatrogene è maggiore delle morti in tutti gli incidenti bellici di tutte le guerre combattute dagli Stati Uniti nel corso della sua intera storia.

Inoltre, le nostre proiezioni per gli eventi medici inutili che si verificano su un periodo di dieci anni sono drammatiche.

Tabella 4: Eventi Medici Inutili Valutati in 10 anni (vedi)
COMMENTO
Mai prima d'ora le statistiche complete sulle cause multiple della iatrogenicità erano state riunite in un solo articolo scientifico. La scienza medica raccoglie annualmente diecimila articoli scientifici, e ciascuno rappresenta un frammento molto piccolo dell'immagine intera. Osservare soltanto un frammento e cercare di capire benefici e rischi è come indicare un piede di un elefante e provare a descriverlo tutto. Si deve fare un ulteriore passo per vedere l'immagine più grande, come abbiamo fatto qui. Ogni specialità, ogni divisione della Medicina ha le proprie annotazioni ed i dati relativi sulla morbilità e sulla mortalità. Con il presente studio, noi abbiamo eseguito uno scrupoloso lavoro di riesame delle migliaia di studi ed unito le parti del puzzle.
La Medicina americana sta funzionando?

La spesa di sanità degli Stati Uniti ha raggiunto 1,6 trilioni di dollari nel 2003, rappresentando 14% del prodotto nazionale lordo.(15) Tenendo conto di questo dispendio enorme, dovremmo avere la Medicina migliore nel mondo. Dovremmo essere in grado di impedire le malattie ed intervenire in esse, procurando il minimo danno. Questa revisione attenta ed obiettiva, tuttavia, mostra che stiamo facendo l'opposto. A causa del contesto eccessivamente ristretto e tecnologico in cui la Medicina contemporanea esamina lo stato umano, ci sfugge completamente l'immagine più grande.

La Medicina non sta prendendo in considerazione le seguenti funzioni criticamente importanti di un organismo umano sano: (a) lo stress e le sue conseguenze avverse ai processi vitali ed al sistema immunitario; (b) l'esercizio fisico insufficiente; (c) l'apporto calorico eccessivo; (d) gli alimenti altamente trasformati e denaturati, coltivati in terreno denaturato e chimicamente danneggiato; (e) l'esposizione a diecimila tossine ambientali.
Invece di minimizzare questi fattori eziologici di malattia, causiamo maggiori malattie con la tecnologia medica, i test diagnostici, l'eccesso di procedure mediche e chirurgiche e l'eccesso di farmaci. Il danno enorme della attuale strategia terapeutica è dovuto ai pochi sforzi e risorse economiche impegnati nella prevenzione delle malattie.

Soltanto dal 5% a non più del 20% degli eventi iatrogeni vengono segnalati.(16.24.25.33.34) Ciò implica che se gli errori medici fossero segnalati completamente ed esattamente, avremmo un tributo iatrogeno annuale molto superiore ai 783.936 casi di morte. Nel In 1994, Leape affermò che la sua cifra di 180.000 errori medici determinanti il decesso era annualmente equivalente a tre cadute di un Jumbo-jet ogni due giorni.(16) La nostra cifra, considerevolmente più elevata, è equivalente a sei Jumbo-jet che cadano dal cielo ogni giorno.

Quello che dobbiamo dedurre da questo rapporto è che la Medicina necessita di una riforma completa e totale, dal programma di studi delle scuole mediche alla protezione dei pazienti dagli interventi medici eccessivi. È evidente che non possiamo cambiare qualcosa se non siamo onesti circa ciò che necessità di essere cambiato. Questo rapporto mostra semplicemente il grado in cui il cambiamento è richiesto.

Siamo completamente consapevoli di cosa deve basilarmente cambiare: le potenti aziende farmaceutiche e di tecnologia medica, insieme ad altri potenti gruppi con enormi interessi acquisiti nel commercio della Medicina. Essi costruiscono la ricerca medica, sostengono le scuole e gli ospedali medici e fanno la loro pubblicità in pubblicazioni mediche. Con le loro tasche profonde, attraggono gli scienziati e gli universitari per sostenere i loro scopi. Tale lavoro può fare pendere la bilancia dell'attenzione professionale verso l'accettazione acritica di nuove terapie e farmaci. Basta soltanto osservare le persone che compongono i consigli di ammistrazione governativi, medici ed ospedalieri per vedere i conflitti di interesse. Il pubblico è perlopiù ignaro di questi collegamenti d'interesse.

Per esempio, uno studio del 2003 ha osservato che quasi metà dei componenti della scuola della facoltà medica che sono stati utilizzati nei comitati istituzionali di revisione (IRB) per indirizzare sui lavori clinici di ricerca, servono altresì da consulenti all'industria farmaceutica.(17) Gli autori dello studio hanno evidenziato che tale fatto può causare conflitti potenziali di interesse. Una notizia riferita dal Dott. Erik Campbell, autore dello studio citato, informa: "la nostra ricerca precedente con la facoltà ha indicato che i legami con l'industria possono interessare il comportamento scientifico, in riferimento ad ambiti come la segretezza commerciale per fare ritardare la pubblicazione della ricerca. È possibile che simili rapporti con le aziende potrebbero interessare le attività e le attitudini dei membri degli IRB"(18)
Etica e conflitto di interesse nella medicina scientifica
Jonathan Quick, il direttore del controllo dei farmaci essenziali e delle medicine per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ha scritto in un recente bollettino del WHO: "se i clinical trials si trasformano in un'impresa commerciale in cui l'interesse personale oltrepassa l'interesse pubblico e il desiderio oltrepassa la scienza, allora il contratto sociale che permette la ricerca sui soggetti umani in cambio di avanzamenti medici è spezzato."(19)

Come ex redattore del New England Journal of Medicine, Marcia Angell ha lottato per portare la massima attenzione al problema della commercializzazione della ricerca scientifica. Nel suo editoriale intitolato "La Medicina Accademica è in vendita?" Angell ha detto che i crescenti conflitti di interesse stanno alterando la scienza e richiedono limitazioni più forti sulla proprietà di riserva farmaceutica ed altri incentivi finanziari per i ricercatori:(20) "Quando i contorni fra industria e la medicina accademica diventano vaghi come sono ora, gli obiettivi commerciali dell'industria influenzano le finalità delle scuole mediche in diversi modi". L'autrice non disconosce i benefici della ricerca ma dice che attualmente esiste un patto faustiano fra le scuole mediche e l'industria farmaceutica.

Angell ha lasciato il New England Journal nel mese di giugno del 2000. Nel giugno del 2002, il NEJ ha annunciato che avrebbe pubblicato autori che accettano soldi dalle aziende farmaceutiche perchè era troppo difficile da trovarne che non avessero legami con esse. Un altro ex redattore della rivista, il Dott. Jerome Kassirer, disse che non era il caso e che vi è abbondanza disponibile di ricercatori che non lavorano per le aziende farmaceutiche.(21) Secondo una notizia riportata da ABC, le ditte farmaceutiche spendono oltre 2 miliardi di dollari all'anno per oltre 314.000 eventi dedicati a medici.

La notizia riportata da ABC, inoltre, fa notare che un'indagine sugli studi clinici ha rivelato che quando un'azienda farmaceutica sponsorizza uno studio, vi è una probabilità del 90% che il farmaco sarà percepito come efficace, mentre uno studio non-sponsorizzato-da-aziende-farmaceutiche mostrerà i risultati favorevoli soltanto nel 50% dei casi. Si dice che i soldi non possano comprare l'amore ma possono comprare qualsiasi risultato "scientifico" voluto.

Cynthia Crossen, un redattore del Wall Street Journal, nel 1996 parlò pubblicamente di verità alterata in "La manipolazione dei fatti in America" , un libro sulla pratica diffusa di menzogne con le statistiche.(22) Commentando lo stato della ricerca scientifica, ha scritto: "la strada dell'inferno è lastricata con la pletora di dollari della ricerca corporativa industriale che ha ampiamente colmato le buche lasciate dalla ricerca governativa". I suoi dati sulla partecipazione finanziaria indicano che nel l981 l'industria farmaceutica ha versato 292 milioni di dollari ai colleges ed alle università per ricerca. Nel l991, questa cifra era aumentata a 2,1 miliardi di dollari.
Per maggiore documentazione ed approfondimenti sul tema:
http://bmj.bmjjournals.com/cgi/eletters/331/7520/795-a, "Calling a spade a spade", vedi la mail del 16.10.2005. (Qui, la Medicina Convenzionale è considerata la "terza" causa di morte negli USA).
Link

Lazarou J, Pomeranz BH, Corey PN. Incidence of adverse drug reactions in hospitalized patients: a meta-analysis of prospective studies.
Link
JAMA. 1998 Apr 15;279(15):1200-5.

Starfield B. Is US health really the best in the world?
Link
JAMA.
2000;284:483-485.
Ovviamente è del tutto retorico discutere se la Medicina "ufficiale" sia la "prima" la "terza" o la "sesta" causa di morte negli Stati Uniti.
Nè si tratta di discutere se la Medicina "ufficiale" italiana sia, nei fatti, migliore o peggiore di quella statunitense.
Il saliente è che siamo di fronte ad una realtà molto dura da contemplare.
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