Il comune modo di mangiare ci sembra normale
e spontaneo.
In realtà non è nè normale nè spontaneo, è indotto.
A partire dallo svezzamento, abbiamo subito e continuiamo
a subire senza accorgercene un condizionamento a mangiare
gli alimenti che mangiamo e nei modi in cui li mangiamo.
Il cibo, insieme alla respirazione, è la sorgente esogena
fondamentale della nostra energia, del nostro sangue, della
costituzione dei nostri tessuti: si tratta della base materiale
della vita biologica, del nostro modo di sentire, di pensare
e di vivere la vita.
Tutte le Medicine Tradizionali utilizzano l'alimentazione
come forma importante di terapia preventiva e curativa.
La scienza medica attuale ha raccolto molti dati sugli aspetti
materiali dell'alimentazione (composizione chimica dei cibi,
fabbisogno calorico, processi enzimatici, etc.), ma questo
genere di conoscenza non è attualmente sviluppata e disponibile
come medicina preventiva e curativa se non in forma rudimentale;
non è resa operativa ai medici nei normali studi universitari;
ed è divulgata in forma generica e spesso fuorviante.
Pertanto, sia i medici che i pazienti, comunemente, non hanno
la competenza per curare e per curarsi attraverso l'alimentazione.
I cibi disponibili sono sempre più lontani dagli standard
fisiologici.
Il sistema globalizzato di produzione industriale ha il doppio
interesse di vendere i cibi come merci da profitto e di contribuire
a creare situazioni di scarsa salute per alimentare il mercato
dei farmaci chimici.
In questo scenario, occuparsi della propria alimentazione
è una sfida alle abitudini, ai luoghi comuni e ai falsi "consigli
scientifici".
La sfida consiste nel diventare consapevoli di ciò che assumiamo
nella nostra energia e degli effetti che ha.
Non mangiare per abitudine, pertanto, e non mangiare necessariamente
quello che più facilmente si compra in giro.
Se vogliamo, possiamo re-insegnare al corpo quello che ogni
animale sa spontaneamente: qual'è l'alimentazione corretta
per la sua specie.
È un processo di consapevolezza che necessita di attenzione
e gradualità, e che ognuno non può che fare nel suo modo,
con i suoi tempi e con le sue motivazioni.
I testi a riguardo contenuti in questo sito sono indicativi.
Lo scopo è che ognuno si riappropri delle proprie capacità
di giudizio, e inoltre del gusto (e del coraggio) della sperimentazione
su sè stesso.