La Accademia Omiopatica Palermitana
La “Regia Accademia Omiopatica Palermitana” si costituì nel 1844 (alcuni mesi dopo la morte di Hahnemann, fondatore dell’Omeopatia) quando gli omeopati palermitani, che già dal 1839 regolarmente si incontravano, ricevettero l’autorizzazione a riunirsi in un corpo accademico ufficiale.
Si trattò della prima Accademia Omeopatica d’Europa, ed in assoluto la seconda nel mondo per fondazione (visto che l’anno precedente Hering aveva fondato la sua negli Stati Uniti. Constantin Hering fu comunque membro della Accademia Palermitana).
Le vicissitudini di questa Accademia sono note a tutti gli storici dell’Omeopatia, ed ebbero una parte importante nella diffusione della Nuova Medicina sul territorio italiano prima dell’Unità e della sua propagazione in diverse parti del mondo. Ad esempio, l’iniziatore dell’Omeopatia in Brasile fu quel dr. Benoit Mure la cui storia personale, prima da paziente e poi da medico omeopata divulgatore, inizia appunto dalla Sicilia.
Prima dell’unificazione italiana, la Sicilia fu per alcuni anni, probabilmente, la regione del mondo ove l’Omeopatia era più diffusa e godeva di maggior favore sociale ed istituzionale. In quell’epoca, le pubblicazioni palermitane a riguardo sono tante che si dovette coniare una apposita voce bibliografica nelle biblioteche siciliane per raccoglierle. La maggior parte di questo tesoro storico d’archivio aspetta ancora d’essere riportato alla luce.
Dopo il 1860, la politica di centralizzazione propria del nuovo Stato italiano, tolse gradualmente importanza all’istituzione ex-borbonica, avviandola ad un lento declino che si compì nel secondo decennio del ‘900.
I medici palermitani che all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso tornarono a praticare regolarmente l’Omeopatia, non ebbero pertanto continuità con i colleghi delle generazioni precedenti, ma ad essi idealmente e praticamente si riallacciarono, ricostituendo un corpo di insegnamento, e configurando un nuovo programma di promozione dell’Omeopatia che nascesse dalle stesse radici della storica istituzione.
La “Accademia Omiopatica Palermitana – 1844” fu rifondata il 10 novembre 1992 e, mantenendo la consuetudine della precedente, tenne la sua prima formale Assemblea Generale nel solstizio d’estate dell’anno seguente, nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Martino che domina la Conca d’Oro.
Le Assemblee Generali si tennero poi nello stesso periodo degli anni a seguire, in seno alle “Giornate di Omeopatia” dedicate ai medici omeopati siciliani ed agli allievi in formazione, a Palermo o a Catania.
Il programma di intenti della Accademia Omiopatica prevedeva innanzitutto la effettiva costituzione di un unico corpo accademico costituito da tutti i medici omeopati esperti e docenti siciliani, la stretta collaborazione fra le Scuole siciliane indipendenti, e la redazione di un Programma unico di insegnamento sotto l’egida degli Ordini dei Medici, che fu effettivamente pubblicato nel gennaio 1996 (“Normativa per la Formazione e la Qualificazione professionale in Omeopatia”), presentato alla comunità italiana nel corso del Congresso Mondiale della Liga Homeopathica Internationalis a Capri nello stesso anno, e successivamente perfezionato ed approvato da tutte le scuole di Omeopatia operanti sul territorio nazionale.
Da questa iniziativa nacque la Società Italiana di Medicina Omeopatica nel 1998 -prima Società Scientifica italiana di una Medicina Non Convenzionale-, fondata da due membri della Accademia e da due membri dell’istituzione nazionale che riuniva allora le Scuole omeopatiche indipendenti.
La costituzione di una Società Scientifica di Omeopatia, parallelamente allo sviluppo della FIAMO -con cui tale Società ha costantemente collaborato nelle sedi scientifiche ed istituzionali nazionali ed internazionali- ha da allora assicurato la migliore rappresentatività possibile alla Comunità Omeopatica italiana e la diffusione sul territorio nazionale di un Insegnamento secondo i migliori standard europei e nel rispetto della particolarità dei diversi orientamenti di Scuola.
In tal modo raggiunti i suoi obbiettivi, dopo nemmeno dieci anni dalla sua rifondazione, la Accademia Omiopatica Palermitana 1844 decise di ridurre al minimo il suo profilo pubblico, divenendo un laboratorio per iniziative nazionali di salvaguardia e promozione dell’Omeopatia, in stretta unità d’intenti con la Società Italiana di Medicina Omeopatica.
Attraverso tale lavoro, sono stati conseguiti altri e più specifici obbiettivi: la piena collaborazione con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che ha portato allo storico documento di Terni nel 2003 che assegna un riconoscimento specifico all’Omeopatia ed alle principali MNC; il processo per diffamazione contro Piero Angela (2001-2004); la costituzione di un Registro Nazionale dei Medici Omeopati e dei Docenti qualificati; la promozione di una legislazione specifica per l’Omeopatia; ecc.
Nel 2014, con la pubblicazione del decreto legislativo regionale che recepisce l’Accordo Stato-Regioni riguardo le MNC, la Accademia ha ripreso l’attività pubblica del suo corpo docenti.
Il suo Presidente ed altri membri del suo corpo docenti operano attualmente fra gli esperti designati nella “Commissione per le Medicine Complementari” dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.